Trascorsa una settimana dalla 27ª Placentia Half Marathon, siamo spinti a riflettere sulle incredibili esperienze vissute e a esprimere la nostra gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile questo straordinario evento. È un compito non facile, ma fondamentale, per onorare l’impegno e il supporto di volontari, associazioni, enti, istituzioni e sponsor e di tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente dietro le quinte. E non possiamo dimenticare che dietro ogni passo, ogni gesto di solidarietà, ogni contributo c’è l’intera città che si è unita in un’incredibile dimostrazione di partecipazione e sostegno.
Questa edizione ha ottenuto un grandissimo riconoscimento pubblico, evidenziato soprattutto dalle voci dei partecipanti, compresi coloro che di solito interagiscono tramite i canali social. Abbiamo ricevuto un’ondata di ringraziamenti e opinioni estremamente positive che ci hanno riempito di gratitudine e che sappiamo riusciremo ad accogliere con la massima umiltà.
In quasi trent’anni di storia, abbiamo assistito alla crescita di un evento unico nel suo genere, reso possibile da una serie di fattori concomitanti e determinanti. L’incredibile partecipazione della città è stata evidente, con circa ottomila nostri concittadini che hanno preso parte attiva alla mezza maratona e alle iniziative collaterali, oltre a circa millecinquecento “graditissimi ospiti” provenienti da fuori Piacenza.
Non possiamo non ringraziare il Comune, gli enti, le istituzioni e le forze dell’ordine per il loro impegno consapevole e determinante. Non possiamo dimenticare il ruolo cruciale della Protezione Civile, che con circa 150 volontari ha contribuito alla sicurezza del percorso, garantita dalle Forze dell’Ordine. Il servizio sanitario è stato altrettanto fondamentale: con 10 ambulanze, un ospedale mobile e oltre 150 operatori di Croce Rossa, Anpas e Misericordia, tutti coordinati dal 118 Piacenza Soccorso. Questi numeri (che ci permetterebbero, quasi, di affrontare le difficoltà organizzative della maratona di New York) dimostrano l’eccezionale supporto che la comunità offre a questo evento che ormai considera, più che giustamente, come proprio da quasi tre decenni.
Ma ciò che rende questa manifestazione davvero speciale è qualcosa di più intimo e significativo. I commenti e le immagini del passaggio al 3º chilometro, dove adulti e bambini si affollano per salutare gli atleti, evidenziano un momento di gioia e solidarietà condivisa, difficilmente riscontrabile in iniziative del genere. Le foto e i video, catturano solo in parte l’essenza di questa esperienza che va vissuta di persona per essere davvero compresa.
Una particolare testimonianza, documentata da una foto, ha catturato la nostra attenzione e ci ha dato la prova che qualcosa di profondamente significativo è ormai stato raggiunto.
La foto è stata scattata poco dopo il passaggio degli atleti! La mamma si è inginocchiata, la bimba ha fatto qualche passo indietro ed è partita dando il 5 alla mamma come aveva visto fare poco prima! Era evidentemente rimasta entusiasta anche lei cosi piccina di quello che aveva visto, tanto da volerlo riproporre con lei ancora protagonista, ma con ruolo diverso.
Questo è il valore aggiunto dell’immagine a parer nostro, a testimonianza che l’emozione provata nel passaggio sul facsal è per entrambi i protagonisti…per chi dà e per chi riceve in egual misura!
Questa immagine, la felicità della bimba, la consapevolezza della mamma, rappresentano un momento di connessione umana che va oltre le nostre più audaci speranze.
Momenti come questo, e altri che possiamo solo provare ad intuire, ci spingono a riconoscere che la responsabilità che abbiamo assunto va ben oltre le nostre capacità attuali, ma ci impegneremo al massimo per mantenere le inevitabile altissime aspettative anche nelle prossime edizioni.
La 27ª Placentia Half Marathon è stata molto più di una gara. È stata un’esperienza che ha unificato la comunità, celebrato lo spirito di solidarietà e rafforzato il nostro impegno per il futuro. Che questa sia solo l’inizio di un lungo percorso di successi e connessioni umane durature. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo straordinario evento.