La consapevolezza ambientale e la necessità di ridurre l’uso della plastica sono diventate priorità irrinunciabili. Tuttavia, il rispetto delle normative sanitarie e la sensibilità crescente dovuta alla pandemia da COVID-19 hanno posto sfide aggiuntive nell’organizzazione di eventi come la Placentia Half Marathon.
Ma come affrontare questa sfida senza compromettere l’integrità ambientale e la sicurezza sanitaria? La risposta, crediamo, stia nella collaborazione e nel costante impegno collettivo.
La Placentia Half Marathon riconosce che, nonostante le restrizioni e le direttive, ci siano modi per ridurre l’impatto ambientale senza rinunciare alla sicurezza. La chiave? Un’impeccabile gestione dei rifiuti e una grande attenzione al differenziamento.
Per realizzare questo obiettivo, è stata creata una rete di collaborazione estremamente efficiente. Il Comune di Piacenza, attraverso il suo servizio Ceas – Infoambiente, coordina le attività, assicurando che ogni azione sia mirata e efficace. Iren, con la sua esperienza nella raccolta e nel riciclaggio dei rifiuti, garantisce che tutto venga smaltito correttamente con il minimo impatto ambientale possibile. E i giovani delle scuole superiori della città sono coinvolti per sensibilizzare partecipanti e spettatori sull’importanza del corretto utilizzo dei contenitori per il riciclaggio.
Da parte nostra, c’è l’impegno costante per un approccio creativo e lungimirante nella gestione dei rifiuti, anche coinvolgendo i sostenitori della manifestazione.
Ad esempio, grazie a McDonald’s, uno storico sostenitore dell’evento, è stata trovata una soluzione brillante per eliminare l’uso di sacchetti usa e getta nel ristoro finale. Si tratta di 2000 sacchetti di plastica che sarebbero stati utilizzati e gettati immediatamente.
Invece, ogni atleta riceverà il proprio ristoro in una bella sacca riutilizzabile. La plastica in sé non è nociva; è l’abuso e lo spreco che ne facciamo che diventano problematici. Etichettare un materiale intrinsecamente quasi indistruttibile come usa e getta è illogico. Dovremmo invece impiegarlo in modo duraturo e responsabile, garantendone il riciclo adeguato per massimizzare il suo valore e ridurre il suo impatto sull’ambiente.
Ma non è tutto: all’interno di questa sacca, gli atleti troveranno anche un kit speciale, creato da McDonald’s per sensibilizzare sui temi della sostenibilità e della riduzione della plastica nell’ambiente.
Questo non è solo un passo avanti nell’impegno della Placentia Half Marathon per diventare un evento sempre più sostenibile, ma è anche un esempio di come la collaborazione tra settori diversi possa portare a soluzioni innovative e positive per l’ambiente.
La sfida della plastica non è facile da affrontare, ma con la determinazione, la creatività e la collaborazione, possiamo fare passi significativi verso un futuro più sostenibile.
Noi podisti viviamo la nostra passione sportiva nella natura e siamo sicuramente tra coloro che vogliono e sono pronti ad impegnarsi per un mondo più pulito. Insieme percorreremo la strada verso una corsa più verde e consapevole.