Ricordi dalla 1^edizione

Ricordi di una prima edizione indimenticabile: la Placentia Marathon for UNICEF del 6 gennaio 1996

L’articolo pubblicato oggi sul quotidiano Libertà ci riporta con emozione alla prima edizione della Placentia Marathon for UNICEF, disputata il 6 gennaio 1996, una giornata destinata a entrare nella storia della città di Piacenza. Quella che doveva essere una festa sportiva rischiò di trasformarsi in una sfida quasi impossibile a causa delle avverse condizioni meteorologiche, con una nevicata abbondante che imbiancò la città.

Come raccontato nell’articolo, atleti come Moustapha Boulboul, capace di conquistare uno straordinario secondo posto, e l’azzurro Milesi, vincitore della gara, brillarono nonostante il freddo e la neve. Piacenza si distinse anche grazie ai risultati di atleti locali come Roberto Ferracuti e Silvano Ruffo, che rimarranno per sempre nei nostri cuori, Stefano Palmini e i tanti altri che raggiunsero il traguardo. Questo spirito, che accomunava partecipanti e organizzatori, ha trasformato quel giorno in qualcosa di straordinario.

Per noi organizzatori, quella prima edizione fu un susseguirsi di emozioni e difficoltà. Ricordiamo con affetto un amico sacerdote che, nei giorni successivi, ci confidò di non aver dormito la notte precedente alla gara. Guardava dalla finestra l’incessante nevicata, chiedendosi il motivo di quella prova così difficile dopo un anno intero di lavoro così intenso, che lui aveva seguito, necessario per organizzare la manifestazione. La sua risposta arrivò il giorno della gara: le difficoltà erano servite per amplificare il senso di vittoria e di comunità. Dal suo punto di vista, tutta quella neve fu un dono di Dio.

Noi ricordiamo anche la nostra inesperienza nel fronteggiare gli imprevisti. La nostra salvezza fu l’aiuto di tanti: centinaia di volontari, operai comunali, forze dell’ordine e sanitarie, semplici cittadini. Nonostante le difficoltà, tutti si presentarono al proprio posto. Lo stadio Galleana, con la sua pista di atletica coperta da 30 cm di neve, sembrava un luogo impossibile per l’arrivo. Ma decine di persone, armate di pale portate da casa, liberarono la pista, permettendo a 800 atleti di tagliare il traguardo, permettendogli di vivere un’esperienza indimenticabile.

Un insegnamento che resta

Quella giornata ci insegnò che, quando si lavora insieme, nessuna difficoltà è insormontabile. Il successo di quella prima edizione fu il risultato di una città intera che decise di non arrendersi, trasformando un sogno in realtà. Ancora oggi, i ricordi di quella maratona continuano a ispirarci e a ricordarci l’importanza di lavorare con passione e dedizione.

Ringraziamo il quotidiano Libertà per aver riportato alla luce questi ricordi e rinnoviamo l’invito a tutti a partecipare alle prossime edizioni della Placentia Half Marathon. La storia continua, e ognuno di noi può farne parte.

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